Cosa si fa in un frantoio
Cosa si fa in un frantoio?
In un frantoio si portano le olive per trasformarle in olio di oliva attraverso vari processi di lavorazione. Le olive vengono lavate, macinate, impastate, e infine l’olio viene estratto e separato dai residui solidi e dall’acqua di vegetazione. L’olio ottenuto viene poi conservato in silos di acciaio inossidabile a temperatura costante.
Dall’Ulivo alla Tavola: Il Viaggio dell’Olio Extravergine d’Oliva
Immaginate un frutteto d’olivi, un’esplosione di argento sotto il sole. Ogni oliva, frutto di un paziente lavoro della natura,racchiude al suo interno un tesoro: l’olio extravergine d’oliva. Ma come si passa da un semplice frutto a quell’oro liquido che condiamo i nostri piatti?
Il Frantoio: Cuore pulsante della produzione
Il cuore di questa trasformazione è il frantoio. Qui, le olive, appena raccolte e selezionate con cura, iniziano il loro percorso. Arrivate al frantoio, vengono accolte in un ambiente controllato, dove ogni fase della lavorazione è studiata per preservare al meglio le preziose proprietà dell’olio.
Un antico mestiere, tecnologie moderne
Un tempo, la produzione dell’olio era un’arte lenta e laboriosa, affidata a macine in pietra e presse idrauliche. Oggi, i frantoi sono dotati di macchinari sofisticati che permettono di lavorare grandi quantità di olive in tempi rapidi, senza compromettere la qualità del prodotto finale. Tuttavia, in molti frantoi tradizionali sopravvivono ancora macine in pietra,utilizzate per produrre piccole quantità di olio extravergine d’oliva di altissima qualità.
Che differenza c’è tra oleificio e frantoio?
Il termine “frantoio” si riferisce specificamente al luogo e alle attrezzature utilizzate per la frangitura delle olive e l’estrazione dell’olio. L’oleificio, invece, è un termine più ampio che può includere anche l’intera azienda dedicata alla produzione e commercializzazione dell’olio di oliva, comprendendo quindi anche le fasi di confezionamento e distribuzione.
Quanto costa un litro di olio al frantoio?
Il costo di un litro di olio al frantoio può variare in base alla qualità dell’olio e alla zona di produzione. Il prezzo dell’olio extravergine d’oliva è influenzato da numerosi fattori, tra cui la varietà delle olive, la zona di produzione, il metodo di coltivazione (biologico o convenzionale), l’annata e, naturalmente, la qualità dell’olio stesso. Un olio extravergine d’oliva di alta qualità, ottenuto da olive coltivate in zone vocate e lavorato con cura, ha un costo superiore rispetto a un olio di qualità inferiore. Mediamente, il prezzo si aggira tra gli 8 e i 15 euro al litro, ma può essere più alto per oli di qualità superiore o biologici.
Quanto costa un quintale di olive al frantoio?
Il prezzo di un quintale di olive dipende da diversi fattori, tra cui la qualità delle olive e la zona di produzione. In media, il costo può variare tra i 50 e i 100 euro al quintale, ma può salire per varietà di olive particolarmente pregiate o in annate di scarsa produzione.
Processi di lavorazione
Il frantoio può essere di due tipi: tradizionale, con presse e macine in pietra, o a ciclo continuo, con impianti moderni. La lavorazione delle olive si suddivide in sei fasi principali:
Le fasi della lavorazione
Il processo di produzione dell’olio extravergine d’oliva può essere suddiviso in diverse fasi:
Filtrazione: L’ultimo passaggio, facoltativo, è la filtrazione. Questa operazione serve a rendere l’olio limpido e brillante, ma può influire sul suo profilo sensoriale.
Ricevimento e lavaggio: Le olive vengono pesate e lavate accuratamente per eliminare foglie, rametti e altre impurità.
Frangitura: Le olive lavate vengono introdotte in macine che le frantumano, trasformandole in una pasta omogenea.
Gramolatura: La pasta ottenuta dalla frangitura viene sottoposta a un delicato massaggio meccanico, la gramolatura, che favorisce la fuoriuscita dell’olio dalle cellule vegetali.
Estrazione: La pasta, ora ricca di olio, viene centrifugata. La forza centrifuga separa l’olio dai solidi (sansa) e dall’acqua di vegetazione.
Decantazione: L’olio estratto viene lasciato riposare per un breve periodo, in modo che eventuali particelle residue possano depositarsi sul fondo.
Al termine di queste fasi, l’olio viene conservato in silos di acciaio inossidabile a temperatura costante per mantenerne la qualità.
Come scegliere un buon olio extravergine d’oliva
Scegliere un buon olio extravergine d’oliva non è sempre facile. Ecco alcuni consigli:
Acquistare da produttori certificati: Scegliere produttori che garantiscono la qualità del loro prodotto.
Leggere l’etichetta: Verificare la denominazione di origine (DOP o IGP), la varietà di olive, l’acidità e la data di raccolta.
Assaggiare l’olio: L’assaggio è fondamentale per valutare le caratteristiche organolettiche dell’olio.
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