Il blending: cos'è?

Il Blending dell’Olio

Cos’è esattamente il blending dell’olio e perché è così importante? Il mondo dell’olio extravergine d’oliva è ricco di sfumature, un universo sensoriale che si estende da note fruttate a sentori amari e piccanti. Al centro di questa complessità si colloca una pratica antica e affascinante: il blending. 

Che cos’è il Blending?

Il blending, in parole semplici, è l’arte di miscelare oli extravergini d’oliva provenienti da diverse cultivar, zone geografiche o annate. L’obiettivo è creare un prodotto finale con caratteristiche organolettiche precise e coerenti nel tempo, soddisfacendo i gusti di un pubblico ampio e variegato.

Perché si effettua il Blending?

Le ragioni alla base del blending sono molteplici:

  • Omogenizzazione del prodotto: Le condizioni climatiche, il terreno e le pratiche colturali influenzano profondamente le caratteristiche dell’olio. Il blending permette di mitigare le variazioni annuali e di ottenere un prodotto più uniforme e costante nel tempo.
  • Esaltazione delle caratteristiche organolettiche: Combinando oli con profili sensoriali diversi, è possibile creare un prodotto finale più complesso e armonico, esaltando note specifiche e creando bilanci unici tra fruttato, amaro e piccante.
  • Adattamento ai mercati: Il blending consente di adattare il prodotto alle preferenze dei consumatori di diverse regioni geografiche, creando oli con caratteristiche più adatte a specifici utilizzi in cucina.

Le fasi del Blending dell’olio

Il processo di blending richiede una profonda conoscenza delle caratteristiche organolettiche degli oli e un’esperienza sensoriale raffinata. Le fasi principali sono:

  1. Selezione degli oli: Vengono selezionati oli con caratteristiche complementari, tenendo conto di cultivar, zona di provenienza e annata.
  2. Analisi sensoriale: Gli oli selezionati vengono sottoposti a un’attenta analisi sensoriale da parte di esperti assaggiatori, al fine di valutarne le caratteristiche organolettiche.
  3. Miscelazione: Gli oli vengono miscelati in proporzioni precise, seguendo una ricetta definita.
  4. Controllo qualità: Il prodotto finale viene sottoposto a ulteriori analisi sensoriali e chimiche per verificarne la conformità ai parametri di qualità.
    Il blending, come abbiamo visto, è un’arte complessa e affascinante che permette di creare oli extravergini d’oliva unici e personalizzati. Ma cosa si cela dietro questa pratica? Quali sono le sfumature che rendono un blend eccezionale?Andiamo a scoprirlo insieme.
  5. Le Basi del Blending
  6. Perché si miscela? Oltre alle ragioni già citate (omogeneità, complementarità, personalizzazione, valorizzazione),il blending può servire anche per:
    • Stabilizzare la qualità: Le condizioni climatiche possono influenzare notevolmente la qualità dell’olio. Il blending permette di mitigare gli effetti di annate particolarmente difficili.
    • Creare prodotti stagionali: Alcuni produttori creano blend stagionali, valorizzando le caratteristiche tipiche di determinate annate o periodi dell’anno.
  7. Come si miscela? La creazione di un blend è un processo che si articola in diverse fasi:

L’importanza di un buon Blending dell’olio

Un buon blending è fondamentale per garantire la qualità e la costanza di un prodotto. Un olio ben bilanciato, ottenuto da una miscela sapiente di oli di alta qualità, è in grado di esaltare i sapori di ogni piatto, arricchendo l’esperienza culinaria. Leggi di più sull’olio in Toscana
I Profili Sensoriali del Blending

Il blending permette di creare un’infinità di profili sensoriali, dai più delicati e fruttati ai più intensi e complessi. Alcuni esempi di blend:

  • Blend fruttato: Si ottengono miscelando oli con un elevato contenuto di polifenoli, che conferiscono all’olio note fruttate intense e persistenti.
  • Blend amaro e piccante: Si ottengono miscelando oli con un alto contenuto di composti fenolici, che conferiscono all’olio note amare e piccanti caratteristiche.
  • Blend equilibrato: Si ottengono miscelando oli con caratteristiche organolettiche diverse, per creare un profilo sensoriale armonico e piacevole.

Il Ruolo del Maetro Oleario

Il maestro oleario è la figura chiave nel processo di blending. Grazie alla sua esperienza e alla sua sensibilità, è in grado di selezionare gli oli giusti, di determinarne le proporzioni ideali e di creare blend unici e memorabili.

Il Blending e il Consumatore

Il blending offre al consumatore una vasta gamma di possibilità di scelta. Ogni blend è un viaggio sensoriale alla scoperta di nuovi sapori e aromi. Scegliere un blend significa:

Sperimentare nuovi abbinamenti: Il blending offre l’opportunità di scoprire abbinamenti inediti e sorprendenti.

Scoprire la diversità dell’olio extravergine d’oliva: Ogni blend è un’espressione unica del territorio e delle cultivar.

Accompagnare al meglio i propri piatti: Ogni blend ha una propria personalità e si abbina in modo diverso ai vari piatti.

Il Futuro del Blending

Il blending è un settore in continua evoluzione. Nuovi strumenti analitici e nuove tecniche di miscelazione stanno aprendo la strada a nuove possibilità. In futuro, potremo assistere alla creazione di blend sempre più complessi e sofisticati, in grado di soddisfare anche i palati più esigenti.

Perché non tutti apprezzano il blending?

  1. Preferenza per i monovarietali: Molti consumatori prediligono gli oli monovarietali, cioè quelli ottenuti da una singola cultivar di olive. Questo perché i monovarietali offrono un profilo organolettico più definito e caratteristico,che permette di apprezzare le peculiarità di una determinata varietà.
  2. Dubbi sulla qualità: Alcuni consumatori nutrono dei dubbi sulla qualità dei blend, temendo che vengano utilizzati per mascherare difetti di oli di qualità inferiore. Questa preoccupazione è in parte giustificata, ma dipende molto dalla professionalità del produttore.
  3. Percezione di artificialità: Il blending viene talvolta percepito come una manipolazione del prodotto naturale, una sorta di “costruzione” del sapore. Chi predilige un prodotto più autentico e naturale potrebbe preferire un olio monovarietale.
  4. Difficoltà nell’individuare un profilo sensoriale unico: A differenza dei monovarietali, i blend presentano spesso un profilo sensoriale più complesso e sfumato, che può risultare meno immediato da interpretare.
  5. Abitudine al gusto: Il palato si abitua ai sapori e agli aromi a cui è esposto. Chi è abituato a un particolare tipo di olio monovarietale potrebbe trovare difficile apprezzare un blend con un profilo sensoriale diverso.

Il Frantoio Masaccio: un esempio di eccellenza

Il Frantoio Masaccio, con la sua lunga esperienza nella produzione di olio extravergine d’oliva, mette la sua arte olearia al servizio della qualità. L’azienda toscana, grazie alla sua attenta selezione delle olive e alla maestria dei suoi mastri oleari, è in grado di offrire anche olio extravergine anche per soddisfare i palati più esigenti. Visita il nostro shop qui

Il blending è una pratica fondamentale nel mondo dell’olio extravergine d’oliva, che permette di creare prodotti unici e di alta qualità. Grazie al blending, è possibile esplorare un universo di sapori e aromi, scoprendo le infinite sfumature di questo prezioso alimento.