In un Frantoio

Cosa si fa in un Frantoio?

Cosa si fa in un frantoio? Una domanda che, per gli appassionati di olio extravergine d’oliva, evoca immagini di antichi mulini, profumi inebrianti e un’antica tradizione. Ma cosa accade realmente dietro le quinte di questo luogo magico? Scopriamolo insieme, svelando i segreti della produzione di uno dei prodotti più amati e salutari della dieta mediterranea.

in un Frantoio si viaggia nel Tempo

Il frantoio è molto più di un semplice luogo di lavorazione. È un pezzo di storia, un ponte tra passato e presente. Dalle prime presse rudimentali utilizzate dagli antichi romani, fino agli impianti tecnologicamente avanzati di oggi, è stato testimone di un’evoluzione continua. Eppure, il cuore del processo, l’estrazione dell’olio dalle olive, è rimasto sostanzialmente lo stesso.

La Nascita dell’Oro Verde: Un Processo in Fasi

1. Raccolta: Tutto inizia con la raccolta delle olive. Il momento ideale varia a seconda della varietà e del clima, ma in genere si concentra nei mesi autunnali. Le olive vengono raccolte a mano o con macchine, cercando di limitare al minimo i danni e di preservarne l’integrità.

2. Trasporto in un Frantoio: Le olive raccolte vengono trasportate rapidamente al frantoio per evitare processi di fermentazione che potrebbero alterarne la qualità.

3. Lavaggio: Al loro arrivo, le olive vengono lavate accuratamente per eliminare foglie, terra e altre impurità.

4. Frangitura: Questa è la prima fase della lavorazione vera e propria. Le olive vengono frantumate per ottenere una pasta densa, chiamata “pasta d’olive”.

5. Gramolatura: La pasta d’olive viene lavorata in apposite macchine, chiamate gramole, per favorire la fuoriuscita dell’olio dalle cellule vegetali. In passato, questa operazione veniva effettuata manualmente, utilizzando grandi mastelli di pietra.

6. Centrifugazione: La centrifugazione è il cuore del processo moderno. La pasta d’olive viene sottoposta a una forte forza centrifuga che separa l’olio dall’acqua di vegetazione e dalle altre sostanze solide (sansa).

7. Decantazione e Filtrazione: L’olio ottenuto viene lasciato decantare per eliminare le ultime impurità e, se necessario,filtrato per ottenere un prodotto limpido.

8. Imbottigliamento: Infine, l’olio viene imbottigliato e confezionato, pronto per essere gustato.

Perché Scegliere un Olio Extravergine d’Oliva a Km 0?

Acquistare l’olio direttamente in un frantoio si avranno numerosi vantaggi:

  • Freschezza: L’olio a km 0 è più fresco e mantiene inalterate le sue proprietà organolettiche.
  • Qualità: Puoi seguire personalmente tutte le fasi di produzione e scegliere l’olio che più ti piace.
  • Tracciabilità: Conosci l’origine delle olive e sei sicuro della qualità del prodotto.
  • Supporto al territorio: Sostieni l’economia locale e contribuisci alla valorizzazione del territorio.

Come Riconoscere un Buon Olio Extravergine d’Oliva

Un buon olio extravergine d’oliva si riconosce da:

  • Colore: Può variare dal verde intenso al giallo dorato, a seconda della varietà di olive e del grado di maturazione.
  • Profumo: Intenso e fruttato, con note di erba fresca, pomodoro, mandorla o mela.
  • Sapore: Amaro, piccante e fruttato. L’amaro e il piccante sono indicatori di freschezza.
  • Dichiarazione d’etichetta: Deve riportare la denominazione di origine, la varietà di olive, l’acidità e il metodo di estrazione.

Conclusioni

In un frantoio troverete sempre un prodotto unico e prezioso: l’olio extravergine d’oliva. Scegliere un olio di qualità significa fare una scelta consapevole per la propria salute e per l’ambiente.